Al Palladium
Piazza Bartolomeo Romano 8
da mercoledì 6 a
domenica 10 giugno
ingresso libero
Ritorna, dal 6 al 10 giugno al
Teatro Palladium il Roma Tre Film Festival.
Ha cambiato nome, nel corso di un
decennio: ideato da Vito Zagarrio, docente e regista,
è
partito come “Carta Bianca Dams” all’interno del festival romano “Arcipelago”,
offrendo un primo spazio ai corti “narrativi e non
narrativi” degli studenti;
si è poi costituito come spazio autonomo nel “Dams
Film Festival”;
è poi diventato “Roma3FF”, legittimando la propria
identità
ed espandendo il target dagli studenti a giovani
professionisti,
o a cineasti legati in qualche modo all’insegnamento
e alla formazione;
si è poi chiamato per un biennio “Film Teatro Fest”,
ibridandosi con esperienze di performance dal
vivo.
E infine rivendica, dall’edizione di
quest’anno, una propria storia originale e torna alle origini, appunto,
riconcentrando l’attenzione sul cinema, anche se
“espanso”
(e cioè sul film nelle sue ibridazioni con teatro,
musica, video, arti elettroniche, arti visive,
ecc.)
Direttori artistici sono
Marco
Maria Gazzano e Vito Zagarrio,
accompagnati da un comitato di
consulenti, esperti di teatro, musica, digitale
(Luca
Aversano, Stefano Geraci, Valentina
Venturini, Christian Uva ed altri
docenti).
Si tratta quest’anno, nonostante la
Crisi e le restrizioni economiche, di una edizione “ricca”
(almeno di eventi e di
incontri) e complessa, che potremmo schematizzare in dieci
punti:
1)
Maestri del Cinema: Carlo Lizzani, di cui il Festival
festeggia i 90 anni,
presenta il suo ultimo Il mio
Novecento; i fratelli Taviani presentano il pluripremiato
Cesare
deve morire.
Saranno rappresentati da Grazia
Volpi
e da Roberto Perpignani,
entrambi David di Donatello
rispettivamente per la migliore produzione e il miglior montaggio
2012.
Alla Serata saranno presenti gli
attori (inclusi quelli tuttora in carcere) e le
Istituzioni.
2) Ai Taviani viene dedicato anche un
documentario su “cinema & letteratura”, co-diretto da Giovanna Taviani.
Furio
Scarpelli, a cui il Festival dedica uno Special, con una delle
ultime interviste realizzate prima della sua
morte.
3)
Maestri della Musica: onora il Festival la presenza di
Roman
Vlad,
cui
il Roma Tre Film Festival dedica un affettuoso
ritratto.
4)
Teatro
& Cinema: ‘Cesare deve morire’ deriva, come è noto,
da
uno spettacolo teatrale ispirato a Shakespeare e messo in scena dai detenuti di
Rebibbia.
Ma molte altre sono le sinergie, nel Festival, tra
cinema e teatro, inclusa la danza.
E poi spettacoli di
Fabrizio Crisafulli, Carlo
Quartucci e Carla Tatò.
E una performance di
teatrodanza, con la regia di
Anna
Redi.
5) Musica &
Film:
a cura dell’esperto Luca Aversano sono invece le contaminazioni tra cinema e musica:
un film muto napoletano del 1924, accompagnato live
dall’Orchestra di Parma;
una videoinstallazione
internazionale di videoarte accompagnato in diretta dalla Roma Tre Jazz
Band.
6)
Musical. Il rapporto film-musica è anche
nel musical: ed ecco allora il Rocky Horror Picture Show messo in scena, in parallelo
alle immagini del film, da una Compagnia di giovani
cinefili.
Tra musica, teatro e cinema è una
performance di teatrodanza, con la regia di Anna
Redi.
7) Musica & Film - Cinema
& Memoria: la storia della musica si intreccia con la memoria
storica: ecco il citato documentario su Roman Vlad.
E la
memoria storica viene valorizzata dall’anteprima romana di
Profughi a Cinecittà, documentario di
Marco
Bertozzi.
8) Documentario: ecco il docu su Vlad, quello di Bertozzi,
ma anche vari documentari a sfondo socio-antropologico
prodotti dal Centro di
Produzione del Dipartimento Comunicazione e Spettacolo di Roma
Tre.
9) Arti elettroniche:
la
citata Peace/Piece on Tower con accompagnamento jazz, più
Entra’acte intermediale;
una rubrica di videoarte e
cinema sperimentale per le televisioni;
la presentazione di Metachaos, opera di computer art di
Alessandro Bavari, premiata dal prestigioso
“Ars
Electronica” di Linz (A).
10)
Cinema
sperimentale: prestigiosa la presenza dell’artista
Philippe Leonard
in rappresentanza del collettivo
cinematografico canadese “Double Negative”, con film e video d’autore dal
2000 a oggi.
E le realizzazioni del
Dipartimento Comunicazione e Spettacolo di Roma
Tre:
la rivista “Imago. Studi sul cinema e
i media” edita da Roma Tre e
Sapienza;
il Master “Professioni e Linguaggi
Cinema, Televisione e Video”;
il Dottorato di ricerca “Il Cinema
nelle sue interrelazioni con le altre arti”;
il Centro di Produzione, che ha al
suo attivo moltissimi documentari e film premiati in Italia e
all’estero.
Il progetto è dunque quello di
ibridare e contaminare metodi e discipline,
valorizzando le sinergie tra
cinema, teatro, danza, musica, video, videoarte,
ecc.
In tale contesto si inserisce anche
un ampio e impegnativo Convegno internazionale,
cofinanziato da Roma Tre e dal
Ministero dell’Università e della Ricerca,
che tocca temi essenziali del
cinema italiano contemporaneo:
La formazione dei quadri,
l’educazione all’immagine, il rapporto col territorio,
la
distribuzione – anche nei luoghi delle
Università.