Tra i documenti posseduti dalla Sezione Storia dell'arte si possono trovare anche delle carte d'archivio, materiale non proprio consueto per una biblioteca di Università. Si tratta dell'archivio di Pico Cellini, famoso restauratore e storico dell’arte, che è stato più volte in rapporto con l’Università degli studi Roma Tre: ha tenuto diversi corsi di lezione e nel 1998 ha ottenuto la laurea honoris causa.
L'Archivio Cellini fu donato
all'Università degli studi Roma Tre dagli eredi, insieme alla biblioteca di Pico
Cellini e di sua moglie, Antonia Nava.
I libri del fondo, circa 3000, furono catalogati tra il 2005 e il 2006, mentre l'archivio è
stato inventariato e ordinato nel corso del 2008, grazie ad un progetto
speciale del Sistema bibliotecario di Ateneo, sotto la supervisione della
dott.ssa Arianna Franceschini, che ebbi modo di conoscere nel 2000 presso l'Archivio centrale dello Stato dove svolsi il mio anno di Servizio civile obbligatorio al posto della "leva militare".
L'attuale sistemazione dell'Archivio Cellini
L’archivio comprende i subfondi Archivio Pico
Cellini, Archivio Antonia Nava Cellini e Archivio Harold Woodbury Parsons (mercante d'arte americano), ed è costituito da un insieme di documenti di varia natura che sono stati riorganizzati in carte, pubblicazioni e
fotografie, relativi a restauri, studi su singole opere, expertise, documentazione
amministrativa e corrispondenza privata. Il progetto di valorizzazione dell'archivio si è concluso con l’immissione nel Discovery Tool di Ateneo di tutto il materiale, la cui consultazione, disciplinata da apposito regolamento, è ora finalmente aperta a tutti. A scorrere velocemente l'inventario ci si rende conto di trovarsi di fronte a una miniera d'oro per tutte le informazioni che potrebbe contenere su restauri, valutazioni e corrispondenza privata. Altisonanti sono i nomi con cui ebbe modo di dialogare, importanti le opere che restaurò, valutò o addirittura ritrovò. Venne anche coinvolto nella vicenda del (falso?) quadro di De Chrico, Piazza d'Italia, di cui fu chiamato a valutarne l'autenticità.
Statuetta di oplita
Si possono trovare progetti, statuette e modellini: particolare quello realizzato in legno per illustrare un sistema che facilitasse il restauro del Martirio di San Matteo del Caravaggio, conservato presso San Luigi dei Francesi a Roma.
Modellino per restauro del Martirio di San Matteo del Caravaggio
Una chicca è sicuramente "Colossal", una sceneggiatura appena abbozzata per una serie tv in sei episodi che doveva vedere protagonista il restauratore Picus. Insomma per chi fosse alla ricerca di un argomento per la propria tesi di laurea, credo che l'archivio Cellini sia il luogo adatto in cui guardare.
Attività di Ateneo da venerdì 25 settembre a giovedì 1 ottobre 2015
[da L'AGENDA DI ROMA TRE]
MOSTRA "WAR IS OVER!" (CON IL PATROCINIO DI ROMA TRE)
Venerdì 25 Settembre 2015, ore 11:00 / 10 Gennaio 2016 Museo di Roma, Palazzo Braschi piazza Navona 2, piazza San Pantaleo 10 - Roma , Italy
Museo di Roma, Palazzo Braschi 26 settembre 2015 - 10 gennaio 2016 War is over! L’Italia della Liberazione nelle immagini dei U.S. Signal Corps e dell’Istituto Luce, 1943-1946
A cura di Gabriele D'Autilia (Università di Teramo) ed Enrico Menduni (Università Roma Tre)
Attraverso la selezione di circa 140 immagini, anche inedite, e filmati d’epoca si svolge la narrazione della seconda guerra mondiale attraverso i suoi protagonisti, italiani e americani. Due diverse visioni della Liberazione, in bianco e nero e a colori, due modalità parallele di rappresentazione della guerra e della pace futura si alternano e combinano in un originale confronto tra le immagini dell’Istituto Luce e le fotografie dei Signal Corps.
La mostra è patrocinata da Roma Tre.
Il rettore di Roma Tre, Mario Panizza, interverrà alla conferenza stampa di presentazione.
STAGIONE AUTUNNALE DI ROMA TRE ORCHESTRA, CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
Venerdì 25 Settembre 2015, ore 11:00 Centro Studi Italo-Francese piazza Campitelli, 3 - Roma, Italy
Venerdì 25 alle ore 11 in piazza Campitelli 3, al Centro Studi Italo - Francese di Roma Tre, verrà presentato il quadro completo delle nostre attività autunnali della Roma Tre Orchestra. Quattordici appuntamenti musicali che si svolgeranno nell'Aula Magna di via Ostiense 234, al Teatro Palladium, al Teatro di Villa Torlonia, alla Sala Casella, all'Accademia di Danimarca.
ROMA TRE ORCHESTRA, SERATA SCHUBERT AL TEATRO PALLADIUM
Venerdì 25 Settembre 2015, ore 20:30 Teatro Palladium piazza Bartolomeo Romano 8 - Roma, Italy
Venerdì 25 settembre ore 20.30, Teatro Palladium, p.za B. Romano, 8Schubert soirée Sonata in la minore per arpeggione e pianoforte D. 821 (nella versione per viola) Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 2 in mi bemolle maggiore D. 929 Alfonso Bossone, viola Stella Ala Luce Pontoriero, pianoforte Trio Dmitrij Henry Domenico Durante, violino Francesco Alessandro De Felice, violoncello Michele Sampaolesi, pianoforte Prezzo dei biglietti autunno 2015: intero: € 12,50 ridotto Bibliocard: € 8,50 ridotto (Under 35 | Over 65 | Personale Roma Tre): € 7,50 Soci R3O e studenti Roma Tre regolarmente iscritti: € 2,50
Nel
1997 la biblioteca Lino Miccichè, a
seguito dell'acquisto da parte dell'Università degli studi Roma Tre, si è
arricchita del Fondo Giulio Cesare Castello. Il fondo deriva la denominazione da
Giulio Cesare Castello, critico cinematografico, ma anche storiografo e critico
teatrale, grande viaggiatore e collezionista, accanito bibliofilo e conoscitore
di musica classica.
Il fondo consiste in oltre 20000 volumi inerenti le discipline dello spettacolo
e riflette pienamente la poliedricità del Castello studioso e bibliofilo.
Prevalente l'ambito del cinema, circa 6000 volumi, con numerosi saggi critici,
cinematografie nazionali e materiale raccolto nei numerosi viaggi di lavoro,
come la documentazione sui festival cinematografici nazionali e internazionali.
Il fondo comprende inoltre materiali non reperibili attraverso canali
tradizionali, come, tra gli altri, sceneggiature e dattiloscritti. Oltre alle
monografie troviamo circa 3000 fascicoli di riviste, prevalentemente di cinema:
più di 100 testate di cui 80 circa di cinema. Numerosi anche i volumi di
argomento teatrale, 2500 circa, che riflettono il percorso intellettuale di
Giulio Cesare Castello, che si formò nel gruppo genovese che diede vita alla
rivista teatrale Sipario. Castello
coltivò inoltre la passione per la musica che si evince dalla vasta collezione
di dischi in vinile e cd-rom di musica classica, opera lirica, jazz e
contemporanea.
Al momento dell’acquisto di parte della biblioteca di Castello, nel 1997, una
parte esigua venne catalogata nell’immediato, ma gli spazi della nostra
biblioteca di allora non erano adeguati ad accogliere quella mole di materiale,
così la parte più ingente della collezione venne conservata in locali altri dell’università.
Il resto della biblioteca personale di Castello venne acquisita per lascito
testamentario, alla sua morte, nel 2003, anno in cui cominciò la catalogazione,
per la maggior parte esternalizzata. Procedendo con la catalogazione ci si rese
subito conto dell’importanza del fondo per la definizione dell’attuale
fisionomia del settore periodici. La collezione periodici, infatti, prima
dell’acquisizione del Fondo Castello, era costituita dai soli periodici
correnti.
La catalogazione esternalizzata, affidata a una cooperativa, la Magic, terminò
con il settore musica; il settore letteratura rimase stoccato fino a circa sei
anni fa. L’estate scorsa si è conclusa la sistemazione degli ultimi volumi e,
effettuati gli scarti, si è proceduto a terminare il lavoro di catalogazione.
Allo stato attuale sono presenti, oltre i materiale già citati, estratti, opuscoli,
programmi di sala, press-book cinematografici, più alcune opere di fotografia.
Tale varietà riflette la poliedricità di interessi dello studioso e sta alla
base della complessità, stimolante, che abbiamo dovuto affrontare nel lavoro di
catalogazione.
La collezione è ora interamente a disposizione dei nostri utenti: siamo molto
soddisfatti di questo risultato atteso da anni.
In un periodo
di crisi la cooperazione sembra quasi essere una modalità di lavoro obbligata:
così a luglio di quest’anno abbiamo formalizzato un accordo con due importanti
biblioteche ed istituti del settore: laBiblioteca
dell’Accademia di Danimarca
e dello studio di Luigi Pirandello.
Nel
fare ciò, abbiamo seguito una tendenza consolidata: le iniziative che si sono
rivelate più utili in ambito bibliotecario spesso sono il risultato di una
collaborazione tra soggetti diversi. Un esempio che sicuramente conoscerete è
quello del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), un ingente archivio
bibliografico grazie al quale, con un’unica interrogazione, possiamo sapere in
quale biblioteca italiana, tra le numerosissime aderenti al progetto, si trova
il libro che stiamo cercando.
In
fondo possiamo dire che una biblioteca inevitabilmente collabora con altre
biblioteche, poiché l’offerta documentaria di una sola biblioteca, anche
grande, sarà comunque parziale. Per questo ogni biblioteca studia forme di
cooperazione, per ampliare e facilitare le possibilità di accesso e fruizione
dell’informazione; è quello che abbiamo fatto con il PIM – prestito inter-bibliotecario
metropolitano con il
quale i nostri utenti possono chiedere e ritirare da noi un libro delle biblioteche
del Comune di Roma.
Abbiamo
parlato fin qui di cooperazione relativamente al servizio più tradizionale
della biblioteca, che è quello del prestito e comunque dell’accesso al
patrimonio documentario. Ma la fisionomia particolare della nostra biblioteca influenza
anche le strategie di cooperazione che, al di là della forma più tradizionale
della condivisione delle risorse, si propongono, come leggiamo nel testo dell’accordo di cui vi abbiamo
parlato, di incentivare forme di
collaborazione e cooperazione nelle attività culturali di reciproco interesse,
per creare uncontesto
culturale che virtualmente copra le distanze urbane attraverso un maggiore
radicamento sul territorio. Inoltre, l’afferenza di ciascuna
biblioteca a un’istituzione deputata alla produzione, fruizione e promozione
culturale permetterà scambi didattici e formativi, e una più ampia
collaborazione per la valorizzazione dei materiali posseduti e delle rispettive
attività attraverso l’organizzazione, anche congiunta, di eventi, mostre e
giornate di studio.”
Con
questo spirito, e affinché questi accordi non rimangano solo su carta, la
biblioteca ha realizzato a febbraio una mostra sui manifesti teatrali dell’Odin
Teatret, il più importante e longevo gruppo di teatro contemporaneo, con sede
ad Holstebro (Danimarca), mostra alla cui l’Accademia di Danimarca ha voluto
dare il patrocinio. E’ inoltre in fase di preparazione una rassegna sul cinema
shakespeariano in collaborazione con l’istituto di studi Pirandelliani, di cui
vi daremo notizie più avanti.
Ancora
una volta, come in passato, la biblioteca di Area delle Arti è sdoganata dal
ruoloesclusivo di conservare e gestire
un patrimonio bibliografico, ma cerca di proporsi come un punto di produzione
culturale, e in questo tentativo esce dai propri confini e tiene conto di altre
realtà significative sul territorio; e parallelamente anche il bibliotecario,
nel fare questo, esce dai propri confini che una visione tradizionale della
biblioteca gli ha delineato, e si butta a capofitto in un’attività
faticosamente estraniante ma, possiamo dirlo per esperienza, gioiosamente
gratificante.
Attività di Ateneo da venerdì 11 a giovedì 17 settembre 2015
[da L'AGENDA DI ROMA TRE]
RIGENERAZIONE URBANA ED EDILIZIA SOSTENIBILE. UNIVERSITÀ E RICERCA PER EXPO 2015
Giovedì 17 Settembre 2015, ore 9:30 Auditorium Ara Pacis Via di Ripetta - Roma, Italy
RIGENERAZIONE URBANA ED EDILIZIA SOSTENIBILE. IL CONTRIBUTO DELL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DELLA SPECIALIZZAZIONE PROFESSIONALE Auditorium Ara Pacis, via di Ripetta, Roma
Coordinatore scientifico Prof. Paola Marrone • Università Roma Tre
In tutti i settori economici e sociali, oggi, si riconosce alle imprese un ruoloda protagoniste nel cambiamento avviato dalla “green economy”. Anche nel comparto produttivo dell’edilizia, così vitale per l’economia nazionale e regionale, la sostenibilità ambientale e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano rappresentano due drivers fondamentali intorno ai quali rilanciare programmi di rigenerazione urbana e favorire una ampia riqualificazione del patrimonio immobiliare degradato sia pubblico che privato. In Italia, come all’estero, l’industria delle costruzioni è stata, infatti, chiamata a una metamorfosi decisiva per la sua sopravvivenza, attraverso la riorganizzazione delle proprie capacità produttive, il miglioramento della qualità dei suoi servizi, un’adeguata professionalità dei suoi lavoratori, la ricerca dell’innovazione nei materiali e nelle tecniche più tradizionali. Come testimoniano le costruzioni dello stesso sito Expo 2015 a Milano e le 1800 imprese italiane che vi hanno lavorato, la vera sfida è l’aggiornamento tecnologico e la formazione, per puntare a un mercato di eccellenza mondiale, attraverso quelle specificità tecniche e progettuali che, in Italia, hanno caratterizzato la storia dell’«arte del costruire». Il sistema italiano delle costruzioni è pertanto di fronte a una sfida che è fatta di cambiamento di mentalità, di apertura verso l’innovazione, di nuova organizzazione, di capacità di fare rete e di coniugare una sempre maggiore specializzazione con una sapiente gestione dei processi. Tutto ciò assume una particolare rilevanza di fronte al degrado che caratterizza la Capitale e il territorio regionale, bisognosi quanto mai di un’industria edilizia innovativa, pronta anche a proporsi come fattore di crescita economica e sociale, protagonista di un imprescindibile processo di trasformazione e di qualificazione urbana. Da qui, nell’ambito del programma degli eventi “Regione Lazio-Expo 2015”, l’importanza di una riflessione con imprenditori, amministratori e mondo della ricerca e del sapere, per individuare percorsi, potenzialità e forme di collaborazione in grado di valorizzare l’innovazione tecnologica e le specializzazioni, imprenditoriali e professionali, utilizzando in particolare la leva della sostenibilità energetica e della riqualificazione urbana ed edilizia.
Henry VI, Richard III,Titus
Andronicus, The comedy of errors, The taming of the shrew,The two gentlemen
of Verona, Love’s labours’s lost, A midsummer night’s dream,Romeo and Juliet,
Richard II,The merchant of Venice, Henry IV, Julius Caesar, Much ado about
nothing, As you like it, Twelfth night, The merry wives of Windsor, Hamlet, Troilus
and Cressida, All’s well that ends well, Measure for measure, Othello, King
Lear, Macbeth, Anthony and Cleopatra, Coriolanus, The winter’s tale, The
tempest, Henry VIII
William Shakespeare (Stratford-on-Avon 23 apr.1564, ivi 23 aprile 1616)
Il più grande poeta inglese di tutti i tempi viene celebrato
in Gran Bretagna e in tutto il mondo in occasione di due anniversari che ne
riassumono l’esistenza terrena: 2014: 450 anni
dalla nascita; 2016: 400 anni dalla morte, in questo intervallo di tempo una serie di eventi e iniziative
culturali ne ricordano l’opera indimenticabile e
senza tempo.
Orson Welles in Othello
Douglas Fairbanks e Mary Pickford in The taming of the shrew
Autore di sonetti e di
innumerevoli capolavori teatrali, tra testi drammatici e commedie, i personaggi principali e non delle opere
teatrali, trampolini di lancio per generazioni di attori specializzati, sono diventati vere e proprie icone caratteriali godendo da sempre una diffusa popolarità come Romeo e Giulietta, Mercuzio,
Lady Macbeth, Prospero, Desdemona e Otello, Iago, Cassio, Shylock, Titania,
Calibano, Petruccio e Caterina, Amleto, mentre alcuni spazi teatrali inventati da Shakespeare, come il balcone e la casa di Giulietta a Verona, sono i luoghi simbolo per la stessa città.
Ofelia/J.E. Millais, 1851-52 - Tate Gallery, Londra
I versi di alcune opere teatrali sono talmente conosciuti che fanno ormai parte di un frasario citazionistico molto diffuso. Chi non conosce le battute di Giulietta, atto secondo, sc. seconda, che affacciata al balcone vengono ascoltate da Romeo entrato di nascosto nel giardino della sua casa:
O Romeo, Romeo! wherefore art thou Romeo?
Deny thy father and refuse thy name!
Or, if thou wilt not be but sworn my love,
And I'll no longer be a Capulet.
estratto da: Romeo e Giulietta regia di Franco Zeffirelli Italia, 1968
O
Romeo, Romeo, perché tu sei Romeo
Rinnega dunque tuo padre, rifiuta quel nome,
o se non vuoi , légati al mio amore
e più non sarò una Capuleti
(trad. di Salvatore Quasimodo da Romeo and Juliet Verona, Arnaldo Mondadori, 1949)
la risposta di Romeo non si fa attendere:
I take thee at thy word.
Call me but love, and I'll be new baptiz'd;
Henceforth I never will be Romeo.
Ti prendo sulla parola,
chiamami solo amore, e avrò nuovo battesimo;
ecco, non mi chiamo più Romeo.
(trad. di Salvatore Quasimodo da Romeo and Juliet Verona, Arnaldo Mondadori, 1949)
Romeo e Giulietta sono i personaggi principali dell'opera Romeo and Julietche è la storia di un amore adolescenziale incontenibile, archetipo d'amore perfetto destinato a trasformarsi presto in tragedia a causa di un destino crudele e avverso segnato dalla sfortuna ma anche dall'atteggiamento temerario e avventato dei due giovani amanti.
F. Dieksee, Romeo and Juliet (1884) Southhampton Art Gallery
Romeo + Juliet un film di Baz Luhrman Usa, 1996
Celebri le battute pronunciate dal principe Amleto, tra le più conosciute e citate, tradotte in tutte le lingue del mondo, alle prese con l'interrogativo esistenziale della vita e della morte, esempi di perfetta sintesi poetica in cui traspare tutto il talento dello scrittore nel saper rappresentare in versi esperienze di vita e moti dell'animo nel terzo atto, sc. prima:
To be, or not to be. that is the question.
wheter tis nobler in the mind to suffer
the slings and arrows of outrangeous fortune,
or to take arms against a sea of troubles,
and by opposing end them? To die,
to sleep ....
estratto da: Hamlet un film di Laurence Olivier Gran Bretagna, 1948
Essere o non essere, è il problema.
Se sia meglio per l'anima soffrire
oltraggi di fortuna, sassi e dardi,
o prender l'armi contro questi guai
e opporvisi e distruggerli. Morire,
dormire…
(trad. di Eugenio Montale da Hamlet , Milano, Cederna, 1949)
Laurence Olivier in Hamlet
La dimensione e la varietà dei lavori suscitati da Shakespeare e dalla sua opera è talmente vasta, che si può parlare di una vera
e propria Shakespearmania sia in senso
antropologico, nel campo esistenziale relazionale, sia in senso propriamente
culturale che riguarda discipline che vanno dall’arte figurativa, allo
spettacolo, dalla recitazione alla messinscena, al cinema.
J. H. Fussli, Titania accarezza Bottom con la testa d'asino (1793-94) Kunsthause, Zurigo
The tempest/P. Stow (UK, 1908), King Lear (Re Lear)/G. Lo Savio (Italia, 1910), A midsummer night’s dream/J.S. Blackton e C. Kent (USA, 1909), Twelfth night/C. Kent (USA, 1910), The merchant of Venice (Il mercante di Venezia)/G. Lo Savio (Italia, 1910), Richard III/F.R. Benson (UK 1911), King John/W.K.L. Dickson (UK, 1899)
Laurence Olivier Shakespeare Collection cofanetto con: Henry V, Hamlet, King Lear, Merchant of Venice, Richard III, As you like it USA-Gran Bretagna, 1936-1983
Ophélia un film di Claude Chabrol Francia, 1962
Les amants de Vérone un film di André Cayatte Francia, 1949
The taming of the shrew un film di Sam Taylor USA, 1929
Othello un film di Dimitri Buchowetzki Germania, 1922