In occasione dell'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia,
la Biblioteca delle Arti propone un percorso cinematografico "risorgimentale", per rivivere le emozioni, i sentimenti e le delusioni di un'epopea storica che hanno fatto nel bene e nel male l'Italia.
Per chi volesse approfondire un'utile filmografia a soggetto risorgimentale dal titolo "Il Risorgimento nel cinema italiano" dal 1905 al 2010 recentemente acquisita dalla nostra Biblioteca.
1) La presa di Roma (Filoteo Alberini, 1905)
2) Il piccolo garibaldino (autore non noto, 1909)
I due film dell’epoca del muto, restaurati dalla Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia, mettono in scena, ancora vivi molti testimoni e protagonisti del Risorgimento, il sentimento dell’epoca (primi del secolo) determinato dall’immaginario popolare.
3) 1860 (Alessandro Blasetti, 1934)
Considerato come uno degli incunaboli del neorealismo, è la ricostruzione strumentale alla propaganda fascista dell’impresa dei Mille.
4) Piccolo mondo antico (Mario Soldati, 1941)
Il film restituisce in maniera autentica il clima e l’aura dell’epoca rievocata, mettendo in risalto gli echi, sullo sfondo della vicenda principale, delle delusioni prodotte dalla conquistata unità e dalla mortificazione degli ideali più progressisti.
5) Il brigante di Tacca del Lupo (Pietro Germi, 1952)
Rilettura in chiave populista di un episodio della storia d’Italia ambientata nella Calabria postunificazione.
6) Senso (Luchino Visconti, 1954)
Uno dei capolavori di Luchino Visconti, un magnifico melodramma ambientato a Venezia , alla vigilia della battaglia di Custoza.
7) Viva l'Italia (Roberto Rossellini, 1960)
La storia della spedizione dei Mille, dallo sbarco a Marsala all’esilio volontario di Garibali, veduta con gli occhi del cronista. Garibaldi e i garibaldini sono visti fuori dagli schemi agiografici di un Risorgimento di maniera, inseriti in un ambiente normale senza forzature drammatiche o romanzesche. Realizzato nel 1960 per le celebrazioni centenarie per l’unità d’Italia.
8) Vanina Vanini (Roberto Rossellini, 1961)
Attraverso le vicende di un carbonaro evaso, il film spiega il potere temporale della Chiesa e le sue compromissioni, mentre ricostruisce le cause e le debolezze dell’Unità d’Italia.
9) Il Gattopardo (Luchino Visconti, 1963)
Splendida e fastosa illustrazione del passaggio della Sicilia dai Borboni ai Sabaudi e della conciliazione tra due mondi affinchè “tutto cambi perché nulla cambi”.
10) Nell'anno del Signore (Luigi Magni, 1969)
Ambientato nella Roma di primo ottocento, un ciabattino sposa la causa di due carbonari, i suoi ideali anticlericali verranno frustrati dall’inerzia del popolo a ribellarsi al dominio papale.
11) Bronte - Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato (Florestano Vancini, 1972)
Il film ricostruisce le fasi del drammatico episodio avvenuto a Bronte, poco dopo l’impresa dei Mille. I contadini e i braccianti del paesino etneo, oppressi dalla miseria, insorgono in armi e sottopongono a processi sommari i notabili e i ricchi borghesi, che spalleggiando il potere hanno avuto vantaggi e profitti. Nino Bixio, temendo la ribellione, ordina una crudele repressione.
12) Le cinque giornate (Dario Argento, 1973)
Una rilettura spregiudicata antiborghese e sessantottina, di uno dei più celebri episodi del nostro Risorgimento.
13) Allonsanfàn (Paolo e Vittorio Taviani, 1974)
E’ la messa in scena di una crisi esistenziale e delle “sublimi “ bassezze a cui può far ricorso anche il più puro dei rivoluzionari quando vede franare, dentro se stesso, l’idea a cui aveva sacrificato la giovinezza.
14) In nome del Papa re (Luigi Magni, 1977)
A pochi mesi dall’entrata in Roma dei Bersaglieri, la vicenda di un giudice ecclesiastico che tenta di salvare inutilmente la vita di suo figlio, dichiaratamente anticlericale, condannato a morte dall’autorità papale.
15) I Viceré (Roberto Faenza, 2007)
Catania, la Sicilia, , i garibaldini. Tratto dal romanzo di De Roberto, il film tenta di ragionare sul fallimento degli ideali risorgimentali attraverso la storia siciliana sottolineando come nemmeno l’unità d’Italia fosse stata capace di liberare le forze di una nuova classe borghese, soffocata dall’aristocrazia.
Buona visione!
Angelo Lucini
mercoledì 16 marzo 2011
15 x 150
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