Chi scrive su questo blog, come chi probabilmente legge questo post, è fortemente convinto che le biblioteche siano uno di quei servizi indispensabili che vanno garantiti e su cui bisogna investire, in maniera più che dignitosa, anche e soprattutto in tempo di crisi, per dare una prospettiva più ampia e un futuro a tutti noi.
Il 2011 è stato un anno non facile, che si è aperto con meno risorse, di personale e finanziarie, che in passato. Questa condizione ci ha costretto a scelte spesso dolorose, come ad esempio alla riduzione dell'orario di apertura delle nostre quattro sedi per i primi mesi dell’anno o ad adottare linee ferree di selezione negli acquisti. Ma se non ci è stato possibile mantenere sempre i nostri standard di servizio in termini quantitativi, abbiamo fatto del nostro meglio - e speriamo di esserci riusciti almeno un po'! - per garantire la qualità dell’offerta. Imperativi categorici: attenta riflessione critica sulle priorità, investimento delle poche risorse a disposizione in maniera sempre più consapevole, apertura alla professionalità e alla creatività per cercare soluzioni innovative pressoché a costo zero. In questo sforzo notevole non posso non ringraziare innanzitutto le mie colleghe e i miei colleghi per il loro impegno costante e la loro motivazione, poi il nostro Consiglio Scientifico e tutti i nostri docenti vicini alla biblioteca, che ci hanno supportato con la loro competenza scientifica nelle scelte obbligate e, infine, i nostri studenti che sono stati disponibili al dialogo.
Mi soffermo brevemente, quindi, anche quest’anno, su qualche punto positivo della nostra vita di biblioteca nel 2011:
- innanzitutto, allo scopo di agevolare la diffusione della cultura scientifica, garantendo l'accesso alle risorse documentarie in maniera strutturata, e per controbilanciare i tagli agli acquisti, il Sistema bibliotecario di Ateneo emana un Regolamento unico di prestito interbibliotecario e fornitura dei documenti e organizza un sistema di ritiro e consegna dei documenti per facilitare al massimo gli utenti delle biblioteche;
- la Biblioteca, oltre alle nuove acquisizioni annue, rende accessibile altre parti del suo patrimonio: tutto il fondo di archeologia di Nevio Degrassi, le miscellanee di Luigi Grassi, il fondo documentario di Walter Cantatore, i libri di letteratura dell’eredità Giulio Cesare Castello; inoltre, comincia a studiare un progetto pilota per l'accesso, limitatamente al settore teatro, alla ricca discoteca Castello;
- la Biblioteca prosegue con la sua volontà di promuovere le collezioni con: l’iniziativa "Però fateli vivere" mostra bibliografica e lezione aperta dedicata a Alessandro d'Amico, tenuta dal prof. Raimondo Guarino; la partecipazione alla IV edizione di Carta Canta organizzata dal prof. Luca Aversano; l’ideazione del ciclo di piccole esposizioni tematiche dalle collezioni della Biblioteca delle Arti dal titolo BiblioINteca: alla scoperta della TUA biblioteca su sollecitazione del prof. Stefano Geraci;
- per rispondere meglio ai bisogni informativi dei suoi utenti, oltre ad organizzare corsi di formazione in presenza e su richiesta di docenti, la Biblioteca punta su un corso di reference online ricerc@rti su piattaforma Google Sites;
- per facilitare la comunicazione la Biblioteca introduce i codici QR nella segnaletica e nella modulistica;
- la Biblioteca, attenta per quanto possibile alla piacevolezza e al confort dei suoi ambienti, accoglie in dono, con grande piacere, un oggetto che entra in relazione con la creatività artistica del contesto: un bel pianoforte verticale di fine Ottocento donato dalla professoressa Lo Iacono;
- per intraprendere nuove forme di cooperazione e promozione, si coordina con l'Ufficio Iniziative Sportive dell'Ateneo per il progetto "Biblioteca per lo sport" e sperimenta forme di promozione della lettura al di fuori di sé allestendo due punti di Book Crossing in collaborazione con l’Ufficio di coordinamento centrale per le biblioteche;
- e finalmente la Biblioteca inizia a riflettere con i proff. Mario Panizza e Maurizio Gargano e i progettisti sulla sua nuova sede all’ex Mattatoio …
E poi? Cos'altro? La convinzione che le biblioteche, luogo di memoria, di libero pensiero e di pari opportunità per lo studio e la ricerca, siano anche più necessarie nei momenti difficili ci sostiene ... da tutto questo vogliamo ricominciare da capo con i buoni propositi del 2012!
giovedì 5 gennaio 2012
Diario di bordo
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