Terminiamo questa prima fase del nostro viaggio nel Sistema bibliotecario di Ateneo con il prof. Emanuele Conte, presidente SBA e delegato del Rettore per le biblioteche.
Abbiamo conosciuto dieci persone che, a vario titolo, lavorano ogni giorno per offrire servizi nelle nostre biblioteche. Se questa fosse stata un'indagine scientifica e strutturata, forse il nostro Presidente SBA sarebbe dovuto essere il primo cui rivolgere le nostre cinque domande, ma questo è stato un piccolo percorso per affezionarsi alle biblioteche tramite le parole di chi già le ama, quindi ci piace concludere con chi ci ricorda dove stiamo andando ...
1.
Qual
è il suo lavoro per il Sistema bibliotecario di Ateneo?
Il
Rettore mi ha delegato ad occuparmi delle Biblioteche di Roma Tre, e di
conseguenza presiedo il Consiglio Scientifico del Sistema Bibliotecario. Il mio
compito è di dare un indirizzo all’organizzazione delle biblioteche, perché
siano adeguate alle esigenze della ricerca e della didattica nella nostra
Università. Perciò lavoro a stretto contatto con le bibliotecarie e i
bibliotecari, che si trovano ogni giorno in prima linea nel contatto con i
lettori e nell’organizzazione delle biblioteche. Tengo i rapporti con le
strutture di governo dell’Ateneo e cerco di sollecitarne l’attenzione nei
confronti delle esigenze delle biblioteche.
2.
Per lei un libro è …
Un libro è molte cose. Innanzitutto è uno strumento di
lavoro che non può restare solo, ma ha bisogno di essere inserito in una
biblioteca completa. Ho sfogliato molte centinaia di libri meravigliosi:
manoscritti medievali vecchi di molti secoli, pieni di note che testimoniano di
generazioni di lettori-scrittori; i libri a stampa del Quattrocento, impressi
su una carta spessa e solida; quelli del tardo Cinquecento e del Seicento,
progettati per rispondere a esigenze nuove. Lavoro ogni giorno (quando non mi
occupo di biblioteche o insegno) con libri monografici, con riviste uscite
dall’Ottocento in poi, e sempre di più con testi digitalizzati, reperibili
nelle banche dati e nelle grandi raccolte costituite in diversi Paesi, ma
purtroppo non in Italia.
Ma un libro è anche il romanzo da leggere la sera, in
vacanza, in ogni momento libero. E’ il libro che può stare anche da solo, in
tasca, nella borsa, sul comodino.
3.
Se dovesse partire per un lungo viaggio, i tre libri che metterebbe in valigia.
Mi sembra una cosa triste partire con soli tre libri.
Se proprio devo rispondere, penso che dovrebbero essere libri da rileggere, classici.
Forse l’Odissea, la Bibbia e la Divina Commedia.
4.
Cinque aggettivi per definire la sua biblioteca ideale …
Accogliente, ricca, accessibile, collegata, integrata
5.
Cosa consiglierebbe ad un utente che entra per la prima volta in biblioteca?
Di rivolgersi ai bibliotecari.
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