Con la biblioteca di area delle Arti collaborano complessivamente circa novanta studenti borsisti suddivisi per tre sezioni: architettura, storia dell'arte e spettacolo. L'impegno prevede lo svolgimento della collaborazione della durata di 150 ore organizzato di norma in due turni settimanali della durata di tre o quattro ore ciascuno. Le mansioni affidate ai collaboratori sono orientate al miglioramento delle attività di comunicazione dei servizi offerti all'utenza, all'ampliamento della fruibilità del patrimonio, degli spazi e degli orari delle biblioteche. Più in generale il collaboratore concorre ad un'efficiente utilizzazione delle risorse rese disponibili dall'Università e ad un'efficace erogazione dei servizi forniti dalla medesima. Il tutto, ovviamente, a vantaggio dell'utenza. Per partecipare alla selezione requisito fondamentale del candidato è l'iscrizione all'Università di Roma Tre come studente. Per proporre la propria candidatura è sufficiente compilare la domanda seguendo la procedura telematica indicata nel bando, alla chiusura del termine di presentazione delle candidature verrà stilata una graduatoria secondo i criteri definiti nel bando stesso. Monitorando la sezione News del sito di Ateneo è possibile verificare la pubblicazione del bando per l'anno accademico 2015/2016 oltre alla pubblicazione delle graduatorie e tutte le comunicazioni agli studenti inerenti lo svolgimento della selezione.
martedì 15 dicembre 2015
venerdì 4 dicembre 2015
Moon
Freschi di catalogo
Moon
(Duncan Jones, 2009)
(a cura di Andrea Pollonio)
Moon/regia di Duncan Jones ; Gran Bretagna, 2009 ; colore, 1 DVD (93 min.) ; produzione: Sony Pictures ... [et al.] ; formato audio: italiano , inglese (Dolby Digital 5.1) ; sottotitoli: italiano, inglese ; contenuti speciali (88 min.): un corto di Duncan Jones Whistle (2002), dietro le quinte, effetti visivi ; con: Sam Rockwell, Robin Chalk, Dominique McElligott ... [et al.]
ediz.: Sony Pictures Home Entertainment.
"Gerty, non siamo macchine, siamo persone"
sono
queste le parole che Sam Bell (Sam Rockwell) rivolge all'intelligenza
artificiale GERTY (Kevin Spacey) come atto conclusivo di questa piccola
perla che è Moon.
Questa
sentenza è la chiave di lettura del film ma anche, in un'ottica extra
diegetica, dell'esistenza dell’uomo inserito nel contesto della società
contemporanea.
Tralasciamo per un momento le considerazioni esistenziali per
concentrarci sulla trama vera e propria del film: ci troviamo in un futuro non
definito, in cui l'uomo ha risolto il problema del sostentamento energetico con
l'elio-3 che viene prelevato dalla superficie lunare e poi inviato sul nostro
pianeta.
Qui lavora Sam, che gestisce l'attività degli estrattori e controlla
il loro funzionamento.
L'uomo è affiancato quotidianamente da GERTY,
l'intelligenza artificiale che lo accompagna nella attività all'interno della
struttura. A due settimane dal suo rientro sulla Terra, Sam inizia ad avere
numerose allucinazioni ed in seguito ad un'errata missione di recupero sulla
superficie lunare, rimane vittima di un incidente.
Al suo risveglio, si ritrova
sotto le attente cure di GERTY ma si accorge che tutti i contatti con la Terra
sono interrotti e non gli è consentito uscire dalla struttura. Con una scusa
riesce a recarsi sul luogo dell'incidente, ma dentro l'estrattore danneggiato
trova un suo clone ferito. Da
questo punto cruciale inizia il blocco centrale: viene sviluppato il rapporto
che s'instaura tra i due uomini che, traumatizzati cercano di ricostruire la
vicenda ma soprattutto la loro stessa identità.
Successivamente vengono a
scoprire di essere entrambi dei cloni con delle memorie comuni impiantate
artificialmente (i ricordi della moglie Tess e della figlia Eve); e che alla
fine dei 3 anni vengono sistematicamente sostituiti da nuovi cloni pronti a
continuare la manutenzione nella base d'estrazione. In seguito, aspettando la
squadra di soccorso che stava arrivando dalla Terra, il Sam più vecchio decide
di sacrificarsi per permettere all'altro Sam di raggiungere il pianeta blu e
denunciare l'operato della Lunar Industries, la società che operava sul
suolo lunare.
Jones rappresenta l'outerspace come un luogo alienante, silenzioso e senza vita; e riesce a mettere in scena al meglio lo stato di profondo sconforto e rassegnazione del protagonista. Sam infatti, incarna perfettamente l'essenza dell'essere umano inserito nel contesto sociale della realtà contemporanea: assuefatto e schiavo della tecnologia; quasi incapace di instaurare rapporti interpersonali e, paradossalmente con se stesso. Il primo Sam soccombe al sistema ed alla macchina, ormai prossimo alla morte, costantemente turbato dalla consapevolezza di "non-essere".
Tralasciando l'aspetto prettamente fantascientifico, queste tematiche sono molto attuali e quotidiane: l'alienazione, la mancanza di un identità ben definita e lo stato di perenne dipendenza dalle macchine e dalla tecnologia sono molto comuni all'interno della nostra società occidentale; e rappresentano dinamiche concrete con cui l'uomo contemporaneo si scontra continuamente.
Jones rappresenta l'outerspace come un luogo alienante, silenzioso e senza vita; e riesce a mettere in scena al meglio lo stato di profondo sconforto e rassegnazione del protagonista. Sam infatti, incarna perfettamente l'essenza dell'essere umano inserito nel contesto sociale della realtà contemporanea: assuefatto e schiavo della tecnologia; quasi incapace di instaurare rapporti interpersonali e, paradossalmente con se stesso. Il primo Sam soccombe al sistema ed alla macchina, ormai prossimo alla morte, costantemente turbato dalla consapevolezza di "non-essere".
Tralasciando l'aspetto prettamente fantascientifico, queste tematiche sono molto attuali e quotidiane: l'alienazione, la mancanza di un identità ben definita e lo stato di perenne dipendenza dalle macchine e dalla tecnologia sono molto comuni all'interno della nostra società occidentale; e rappresentano dinamiche concrete con cui l'uomo contemporaneo si scontra continuamente.
La metodicità con cui i vari
cloni venivano letteralmente pre-impostati, utilizzati e poi sostituiti trova
un parallelismo simmetrico con il modello di società capitalista di stampo
occidentale: il singolo viene azzerato,
il consumismo e la produttività di risorse svolge un ruolo cardine ed influenza
profondamente i rapporti interpersonali, mercificandoli. Un altro
elemento che può offrire interessanti punti di riflessione, è collegato
all'aspetto ecologico: l'incipit del film presenta un pianeta Terra ormai privo
di energia a causa di secoli di abusi delle risorse naturali da parte
dell'uomo; e della progressiva ricerca di materia prima al di fuori della
realtà terrestre.
Benché non fosse un elemento fondamentale per l'economia del
racconto, Jones avrebbe potuto sviluppare più in profondità questo aspetto
della vicenda. È interessante notare come negli ultimi anni le produzioni sci-fi
si siano orientate verso tematiche legate alle risorse ambientali e al
drammatico problema della progressiva distruzione del nostro ecosistema
naturale: basti pensare ad Avatar (Cameron, 2009), il kolossal da record
che ha basato la sua intera vicenda sull'interazione tra essere umano ed
ecosistema. Queste riflessioni di carattere fanta-ecologico non sono
così lontane dalla nostra realtà: a causa della sovrappopolazione e l'abuso
delle risorse energetiche, l'essere umano sarà costretto a procurarsi nuove
fonti di sostentamento al di fuori della realtà terrestre, dando inizio al
fantomatico colonialismo spaziale, molto caro a questo filone cinematografico. Concludendo,
Moon si presenta come uno sci-fi
che non ha nulla da invidiare alle produzioni maggiori, capace di sviluppare
un'interessante dialettica tra l'uomo e se stesso; risultando tremendamente
attuale e "terrestre". Duncan
Jones riesce a paracadutarci in uno
spazio oscuro e misterioso, nonostante sia tremendamente vicino alla nostra
idea di realtà. Qui non ci sono creature aliene minacciose o altri tipi di
minacce: c'è solo l'uomo, che con il suo egoismo e sete di onnipotenza,
rappresenta la prima minaccia per se stesso.
Di recente acquisizione per la Biblioteca delle Arti - Sez. Spettacolo "Lino Miccichè" anche un altro titolo di Jones Source Code, prodotto nel 2011. I due film sono entrambe disponibili per il prestito.
Di recente acquisizione per la Biblioteca delle Arti - Sez. Spettacolo "Lino Miccichè" anche un altro titolo di Jones Source Code, prodotto nel 2011. I due film sono entrambe disponibili per il prestito.
Iscriviti a:
Post (Atom)