lunedì 9 maggio 2016

Architettura come arte funzionale


Amate l'architettura. L'architettura è un cristallo di Gio Ponti è un libro-breviario che, proprio a partire dalla stessa forma del testo, ci aiuta a guardare in maniera reverenziale all'architettura, come se ci trovassimo davanti a qualcosa di divino.
Ed è questo che trasmettono le parole «l'Architettura è un cristallo», non semplici edifici, ma Arte, immutabile e vera e limpida, come un cristallo appunto.
Il libro è stato ristampato di recente nella sua edizione integrale in due volumi, uno di testo vero e proprio e l'altro di interessanti documenti, disegni e corrispondenza con gli editori, il che ci aiuta a capire come questo libro sia stato un lavoro progressivo e «sempre nuovo» come dice nelle prime pagine l'autore stesso, un libro che ogni volta che lo si apre ha qualcosa di nuovo da comunicarci, attraverso sentenze precise e finite che ci ricordano come dev'essere la bella architettura, con tutte le qualità di una vera opera d'arte indirizzata all'uomo e al suo modo di stare nel mondo. Perché la passione per l'architettura non può prescindere dall'amore per l'umano e il sociale ed è l'espressione di quest'amore a creare la vera architettura.
Lunghi e complessi sono i pensieri in questo senso, che attraversano questo libro e, per quanto alcuni possano sembrare ormai distanti da noi e dal pensare dei nostri giorni, continuano a trasmetterci quella fermezza, passione e dedizione che invece è proprio quello di cui, ai giorni nostri, abbiamo più bisogno.
È un libro dunque costituito di pensieri, vecchi e nuovi, che anche ripetendosi definiscono un'idea di architettura chiara e multiforme che ricerca in ogni campo una compiutezza perfetta, quell'equilibrio in cui il progettista ha dato tutto ciò che il progetto stesso gli richiedeva e niente di più. Come dice lui stesso: «Obbedire all'edificio [...] l'opera va manifestando le sue esigenze che sono di essenzialità, unità, verità, originalità, rappresentatività, coerenza […] esigenze che debbono essere ascoltate, interpretate ed obbedite, cioè espresse».

Sarah Campi - Studentessa di Architettura

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