Casa dei Teatri, 11 maggio 2012, ore 12.00
Conferenza stampa mostra “Immagini del Living Theatre. Il
segno di Julian Beck a Roma”
Davanti a noi , in semicerchio, Paolo Ruffini del
Dipartimento – Cultura di Roma Capitale, i professori Stefano Geraci, Raimondo
Guarino e Fabrizio Crisafulli e gli studenti del DAMS “creatori” della mostra:
Matteo Antonaci, Luca Fagnano, Francesco Laterza, Adriano Mainolfi, Francesca
Martellini, Andrea Mereu, Serena Noto e Valentina Tonini del Furia.
Un’iniziativa questa nata grazie ad un bando del Comune di
Roma e nello spirito del Living: senza soldi, in condivisione e con tanta
passione. Così Stefano Geraci presenta questa bella esperienza in cui “tre
persone che insegnano fanno un piccolo tratto di strada insieme agli studenti”
e gli studenti vivono materialmente i materiali del Living, testi e
immagini, e possono dar espressione alle loro reazioni e suggestioni.
Raimondo Guarino mette in luce la passione di lavorare sulle tracce della memoria
teatrale. Una mostra eterogenea, forte, vitale … Fabrizio Crisafulli parte da una
domanda che rivela il primo aspetto critico che si è presentato: “ Come mettere
il Living Theatre in un museo?”, proprio quando Julian Beck si scagliava contro
le realtà museali! “Il percorso è stato quello di lavorare sull’immaginario dei
ragazzi attuali, su quello che arriva oggi del Living … ecco la parete di
apertura della mostra su cui sono sedimentati i loro pensieri e le loro
emozioni”.
Poi la parola ai ragazzi, che ci raccontano, argomentando,
le loro impressioni di lavoro.
“Il successo di questo progetto è di aver partecipato tutti
insieme, ognuno secondo le proprie competenze.”
“Ci siamo fatti trasportare da questo fiume di sensazioni …
abbiamo creato contaminando gli elementi … “
“Abbiamo cercato di proporre un viaggio sensoriale.”
“E’ il risultato di diverse menti …”
“Credere realmente in quello che si fa … “
E’ molto, molto bello vedere l’entusiasmo, la competenza e
la soddisfazione di questi giovani … e per noi bibliotecari è una grande gioia
aver ascoltato le parole dei nostri docenti che hanno definito la Biblioteca “nota per la
sua generosità a dialogare con gli studenti” e “un presidio, anche al di fuori
del contesto universitario, per la cultura” ...
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