mercoledì 21 aprile 2010

Ci vediamo in biblioteca?

Ciao, oggi mentre stavo per entrare nella sala consultazione della Biblioteca Lino Miccichè, ho raccolto involontariamente un frammento di conversazione telefonica di una nostra utente che diceva: "OK, va bene, allora ci vediamo dopo alla vasca ... ".
Alla vasca? Ho immaginato che si riferisse alla vasca della Facoltà di Lettere e filosofia, allora mi è venuto in mente: quale saranno i luoghi dove si incontrano i nostri studenti? Cortili, fontane, salette? Luoghi deputati o prescelti che colorano la vita universitaria e che faranno parte dei ricordi tra qualche anno. Rientrano anche le biblioteche in questi?
Questa è una delle aspirazioni di noi bibliotecari.
Antonella Agnoli nel suo fortunato libro Le piazze del sapere: biblioteche e libertà (Bari, Laterza, c2009) parla delle biblioteche come luogo di incontro, di libertà e di creatività per ogni cittadino.
Voi che ne pensate?

3 commenti:

Simona Battisti ha detto...

Per chi si sente fuori posto sulla terra ricordo la Giornata mondiale della terra. Per saperne di più http://www.giornatamondialedellaterra.it/

No One There ha detto...

Senza una "biblioteca" credo che non mi sarei mai laureato. Per anni è stato uno dei miei piu' importanti luoghi di riferimento; fu come ritrovare gli "anni perduti" del liceo. Il ritrovarsi tutti insieme, studiare, conoscersi, condividere paure e speranze per il futuro.
Ho trovato amicizie che ancora "colorano di bello" la mia vita. Con gli altri, siamo riusciti a costruire la nostra piccola "riserva" dove siamo cresciuti e in,qualche caso, migliorati.
Fosse per me, metterei una biblioteca in ogni via!!
Maurizio

Piera Storari ha detto...

Caro Maurizio, grazie della tua testimonianza. Io purtroppo non sono stata altrettanto fortunata (la biblioteca del mio Istituto era veramente troppo piccola) o abile a vivere un'esperienza analoga. Non ho mai avuto una "mia" biblioteca in cui andare a studiare insieme ai miei compagni di corsi. Le grandi biblioteche che ho frequentato per laurearmi erano fornite, più o meno organizzate, più o meno accoglienti ... ma non "mie". Ora da bibliotecaria so quanto è difficile, con le risorse che si hanno a disposizione (in termini di spazio soprattutto), trovare la soluzione giusta per le esigenze di ogni utente. Un tempo il ruolo principale del bibliotecario era quello di conservare libri, ora quello di cercare soluzioni ... molto stimolante, a volte frustrante ... ma commenti come il tuo "colorano di ottimismo" il lunedì mattina!

 
#cf4a { height: 200px; margin: 3em 0; position: relative; width: 400px; } div#cf4a img { border-left: 1px solid #ccc; border-top: 1px solid #ccc; box-shadow: 5px 5px 5px #aaa; position: absolute; left: 0; } div#cf4a img { animation-duration: 16s; animation-iteration-count: infinite; animation-name: cf4FadeInOut; animation-timing-function: ease-in-out; } div#cf4a img:nth-of-type(1) { animation-delay: 12s; } div#cf4a img:nth-of-type(2) { animation-delay: 8s; } div#cf4a img:nth-of-type(3) { animation-delay: 4s; } div#cf4a img:nth-of-type(4) { } @keyframes cf4FadeInOut { 0% { opacity: 1; } 17% { opacity: 1; } 25% { opacity: 0; } 92% { opacity: 0; } 100% { opacity: 1; } } .slideshow-container { width: 260px; height: 200px; background: #940F04; border: 2px solid #940F04; }