Dove sarà finito quel libro che ho
sfogliato l’altro giorno? e chissà se trovo anche qualcosa su Calatrava… Hmmm,
avrei pure un esame e mi servirebbe Città e luoghi di Purini; speriamo che in biblioteca ce ne sia almeno una copia…
Le
biblioteche, da un certo punto di vista, sono enormi depositi in cui sarebbe
impossibile trovare qualcosa se non si tenesse tutto in ordine… a volte non si
riesce a trovare un libro neppure nella libreria di casa, non vi è mai
capitato? figuriamoci in una biblioteca intera! Pensate che solo nella nostra
giovane biblioteca di Architettura abbiamo quasi 20.000 volumi e che la
biblioteca londinese, che è tra le più grandi al mondo, ne ha più di 170.000.000…
…
guardate!
E
allora, perché ogni libro sia sempre rintracciabile gli si fa una specie di
carta d’identità, lo si “cataloga”.
La
catalogazione è l’insieme di quelle azioni che si fa per registrare i dati
necessari a identificare un libro e renderlo inconfondibile rispetto a libri
simili; per fornire le prime informazioni di base che possano far capire se
quel libro, e proprio quel libro, è quello che stiamo cercando e se ci può
essere utile oppure no; e in ultimo per far sapere esattamente dove è collocato
fisicamente così che noi, o gli addetti al servizio in biblioteca, lo possiamo
facilmente recuperare.
Proprio
come in una vera e propria carta d’identità, i dati sono semplici e stringati,
parlano un linguaggio standard, forse all’inizio un po’ ostico, ma che un po’
alla volta si impara conoscere; e allora si può scoprire che il catalogo, che
spesso è collegato direttamente o indirettamente ad altri cataloghi, può
letteralmente spalancare le porte della propria biblioteca, e… se si cerca
bene, anche delle biblioteche vicine, e delle biblioteche italiane e anche… delle
biblioteche del mondo!
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