Ci siamo, mancano ormai pochi giorni al quarantesimo
anniversario dell’allunaggio: il 20 luglio 1969 Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins mettevano piede sul suolo lunare davanti a milioni di persone in tutto il mondo che assistettero all’evento in diretta televisiva. La luna, luogo inviolato e inviolabile, misterioso corpo celeste che tanto aveva affascinato uomini e artisti per secoli, diveniva un territorio di conquista; il mito diventava tangibile, il mistero si sgretolava sotto i piedi di Armstrong.
In tempi non sospetti, molto prima che agli scienziati della NASA balenasse in testa l’idea di mandare un uomo sulla luna, il regista francese George Melies dava corpo a questa fantasia, quella di un viaggio sulla luna o meglio un viaggio nella luna, che lui immaginava popolata da creature fantastiche. Lo strampalato viaggio di un manipolo di scienziati viene messo in scena grazie a effetti speciali forse primitivi, ma ricchi di fascino: siamo infatti nel 1902, quindi agli albori della storia del Cinema, e “Voyange dans la lune” inaugura un fortunato genere, quello dei film di fantascienza.
Prima e dopo l’allunaggio, sono moltissimi i film che hanno avuto la luna come protagonista, o quantomeno come futuribile ambientazione, come “2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick e “Apollo 13” di Ron Howard. Tra questi ed altri film di fantascienza, segnaliamo anche una delle scene più toccanti de “La vita è meravigliosa” di Frank Capra: George Bailey racconta all’amata Mary i suoi progetti per il futuro, viaggiare e diventare un costruttore, e lo fa lanciando una pietra verso una vecchia casa, perché “se si esprime un desiderio rompendo il vetro della finestra il desiderio si avvera”; Mary lo imita ma non vuole confessare il suo desiderio a George che, tra lo spazientito e l’innamorato, sbotta dicendo
“cosa vuoi Mary? Puoi dirmelo! Cosa vuoi, la luna? Se la vuoi io la prendo al laccio per te. Si si, è una buona idea, ti prenderò la luna Mary […] e poi si dissolverebbe in te e infiniti raggi d’argento brillerebbero nei tuoi occhi e nei tuoi capelli, t’inonderebbero di luce e…ho forse parlato troppo?”
Oltre i film già citati vi suggeriamo:
Il barone di Munchausen di T. Guilliam, 1988
La terra vista dalla luna di P.P. Pasolini, 2001
Luna rossa di A. Capuano, 2001
La luna di B. Bertolucci, 1979
La teta y la luna di B. Luna, 1994
Luna nera di L. Malle, 1975
La voce della luna di F. Fellini, 1990
Chiudi la luna di G. Piccioni, 1991
Paper moon di P. Bogdanovich, 1973
Venezia la luna e tu di D. Risi, 1958
La maledizione della prima luna di G. Verbinski, 2003
La donna della luna di V. Zagarrio, 1987
Fratello sole sorella luna di F. Zeffirelli, 1972
Questi e altri film sono disponibili presso la Biblioteca di Spettacolo “Lino Micchichè”
anniversario dell’allunaggio: il 20 luglio 1969 Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins mettevano piede sul suolo lunare davanti a milioni di persone in tutto il mondo che assistettero all’evento in diretta televisiva. La luna, luogo inviolato e inviolabile, misterioso corpo celeste che tanto aveva affascinato uomini e artisti per secoli, diveniva un territorio di conquista; il mito diventava tangibile, il mistero si sgretolava sotto i piedi di Armstrong.
In tempi non sospetti, molto prima che agli scienziati della NASA balenasse in testa l’idea di mandare un uomo sulla luna, il regista francese George Melies dava corpo a questa fantasia, quella di un viaggio sulla luna o meglio un viaggio nella luna, che lui immaginava popolata da creature fantastiche. Lo strampalato viaggio di un manipolo di scienziati viene messo in scena grazie a effetti speciali forse primitivi, ma ricchi di fascino: siamo infatti nel 1902, quindi agli albori della storia del Cinema, e “Voyange dans la lune” inaugura un fortunato genere, quello dei film di fantascienza.
Prima e dopo l’allunaggio, sono moltissimi i film che hanno avuto la luna come protagonista, o quantomeno come futuribile ambientazione, come “2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick e “Apollo 13” di Ron Howard. Tra questi ed altri film di fantascienza, segnaliamo anche una delle scene più toccanti de “La vita è meravigliosa” di Frank Capra: George Bailey racconta all’amata Mary i suoi progetti per il futuro, viaggiare e diventare un costruttore, e lo fa lanciando una pietra verso una vecchia casa, perché “se si esprime un desiderio rompendo il vetro della finestra il desiderio si avvera”; Mary lo imita ma non vuole confessare il suo desiderio a George che, tra lo spazientito e l’innamorato, sbotta dicendo
“cosa vuoi Mary? Puoi dirmelo! Cosa vuoi, la luna? Se la vuoi io la prendo al laccio per te. Si si, è una buona idea, ti prenderò la luna Mary […] e poi si dissolverebbe in te e infiniti raggi d’argento brillerebbero nei tuoi occhi e nei tuoi capelli, t’inonderebbero di luce e…ho forse parlato troppo?”
Oltre i film già citati vi suggeriamo:
Il barone di Munchausen di T. Guilliam, 1988
La terra vista dalla luna di P.P. Pasolini, 2001
Luna rossa di A. Capuano, 2001
La luna di B. Bertolucci, 1979
La teta y la luna di B. Luna, 1994
Luna nera di L. Malle, 1975
La voce della luna di F. Fellini, 1990
Chiudi la luna di G. Piccioni, 1991
Paper moon di P. Bogdanovich, 1973
Venezia la luna e tu di D. Risi, 1958
La maledizione della prima luna di G. Verbinski, 2003
La donna della luna di V. Zagarrio, 1987
Fratello sole sorella luna di F. Zeffirelli, 1972
Questi e altri film sono disponibili presso la Biblioteca di Spettacolo “Lino Micchichè”
(a cura di Maria Cafagna ed Angelo Lucini)
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